Biografia terza parte 1506-1519
CON I FRANCESI
Leonardo ha coltivato buoni rapporti con i nuovi signori di Milano e vi ritorna nel 1506 per un soggiorno di tre mesi su insistenza del governatore francese Carlo d’Amboise. Viene nominato ingegnere e pittore del Re Luigi XII. Nel 1507 Il Re di Francia vuole Leonardo al suo servizio e parla di lui come del “nostro caro e beneamato Leonardo da Vinci, nostro pittore e ingegnere abituale”. Nel 1508, a Milano, prosegue nei suoi studi anatomici, lavora con Marcantonio della Torre, professore di anatomia. Alcuni disegni della collezione Windsor riportano questa data.
Utero umano con feto
(1510 - 1515 circa) Windsor Royal Library
IN VATICANO, NELLA CITTA' ETERNA
Il ritorno di Massimiliano Sforza a Milano costringe Leonardo a rifugiarsi a Vaprio presso il fedelissimo discepolo Francesco Melzi, finché, nel 1513, è chiamato a Roma da Giuliano de’ Medici eletto papa col nome di Leone X. Nella Città Eterna da Vinci si trattiene per tre anni. Da Vinci continua a dipingere ma, soprattutto, a studiare. Esegue certamente alcuni schizzi che riguardano il rafforzamento del Porto di Civitavecchia, voluto dal Papa, ma è escluso dai grandi progetti papali e ciò lo amareggia. Mentre Raffaello affresca gli appartamenti papali e Michelangelo è tenuto in grande considerazione nell’entourage di Leone X, Leonardo si dedica ai suoi studi di meccanica, ottica e geometria. Il mai appagato desiderio di conoscere lo compensa, alimentando il piacere delle ricerche libere.

Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci: foglio n.63
IL CODICE ATLANTICO
Il "Codice Atlantico" contiene l’intera vita intellettuale di Leonardo dal 1478 al 1519 e raccoglie i suoi preziosi contributi alla meccanica, alla matematica, all’astronomia, alla botanica, alla geografia, all’anatomia, alla fisica ed all'architettura. A prescindere dalle celebrazioni del 2019, ogni anno in tutto il mondo hanno luogo incontri scientifici che approfondiscono le incommensurabili intuizioni del genio vinciano.

Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci: foglio n.271
IN FRANCIA GLI ULTIMI ANNI
Nel 1516 Leonardo si trasferisce in Francia su invito del nuovo Re Francesco che gli offre una bellissima residenza a Clos de Luce nella cittadina reale di Amboise e un lauto compenso mensile. Da Vinci parte con i suoi fedeli assistenti, portando con sé alcuni quadri (i più noti sono la Gioconda, San Girolamo, Sant’Anna) e una ‘infinità di volumi’ e appunti.

Ville d'Amboise

La Gioconda

Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino

San Girolamo
LA VITA NEL MANIERO DI CLOS LUCE'
Benché impedito da paralisi alla mano destra, prosegue con passione gli studi di anatomia, dedicandosi anche all’architettura e ad apparati di feste.
Impressionanti testimonianze di quest’ultimo periodo sono i disegni in cui è immaginata la fine del mondo, evento fantastico in cui operano con logica coerenza e con terribile bellezza le forze della natura indagate da Leonardo. Egli visse i suoi ultimi anni in un luogo incantevole con persone che lo venerarono.

Castello Clos Lucé

La camera da letto di Leonardo Da Vinci

La grande sala
LEONARDO LASCIA QUESTO MONDO
Il 23 aprile 1519 Leonardo designa come erede testamentario, di tutti i suoi manoscritti e strumenti, il suo discepolo Francesco Melzi, mentre lascia i dipinti, che si trovavano ancora nel suo studio, all’altro discepolo, Gian Giacomo Salotti detto Salai. Il 2 maggio 1519 Leonardo lascia questo mondo: viene sepolto nella città di Amboise, nel chiostro della chiesa di San Fiorentino. Dei suoi resti non vi è in realtà più traccia a causa delle profanazioni delle tombe avvenute nelle guerre di religione del XVI secolo.
Durante il 1874 vennero trovate le ossa attribuite al genio fiorentino nella cappella Saint-Hubert. Si trattava di uno scheletro con una pietra recante alcune iscrizioni con lettere del nome di Leonardo da Vinci. I resti vennero trasferiti nella cappella e fu realizzata una tomba con una lastra in marmo e una placca in bronzo che ne testimoniano la presenza alle migliaia di persone che la visitano ogni anno.

Lapide mortuaria